giovedì 21 luglio 2011

"Cordon Bleu"...riprendono le lezioni !

Ciao a tutti,
eccomi di nuovo, dopo una bella pausa...capita...
Prima di partire per le ferie...io vado negli Stati Uniti..non è proprio quello che viene definito il paese del buon mangiare ma ci saranno le cose da raccontare al rientro...volevo dirvi che dal mese di ottobre riprende la mia collaborazione con la scuola di cucina "Cordon Bleu" e ne sono molto felice...ecco il calendario delle mie lezioni:
13 ottobre        (18-21)  Finger food dolci
20 ottobre        (18-21)  FInger food salati
27 ottobre        (10-13)  Polpette e polpettoni
3 novembre      (10-13)  Cucina mediterranea (2 lezioni)
17 novembre    (10-13)  Cucina vegetariana
Le lezioni si svolgeranno nei locali della scuola "Cordon Bleu" presso l'albergo Sheraton di Roma.
Per qualsiasi informazione sulle lezioni non esitate di contattarmi.

 

lunedì 30 maggio 2011

il mio aperitivo preferito...

A parte la classica coppa di champagne...sempre chic e un pò snob (ma va bene lo stesso)...per me esiste soltanto un aperitivo: il Negroni..! Sarà buono da morire ma penso che mi piaccia così tanto per il fatto che l'ho sempre bevuto in ottima compagnia...ormai lo associo a tutte le persone meravigliose che ho conosciuto in Calabria...sono una sentimentale, non c'è nulla da fare..! 
Negroni deve il suo nome a un certo conte Camillo Negroni nato nel 1868 a Fiesole in una famiglia nobile e benestane..era un creativo, ribelle, poliglotta, viaggiatore...insomma, uno che si faceva notare...un vip della sua epoca..! Frequentava il caffé Casoni di Firenze dove lavorava un certo Fosco Scarselli che faceva il Milano - Torino (vermouth rosso e bitter Campari, rinominato Americano, in onore del pugile Primo Carnera). Poteva il conte Negroni accontentarsi di un coctail che bevevano tutti..? Non di certo...sotto il suo suggerimente Scarselli aggiunse il gin e una fetta di arancia per distinguere il suo aperitivo da quello degli altri clienti del locale. 
E' semplice da preparare: 1/3 di vermouth rosso, 1/3 di gin e 1/3 di campari. Un accorgimento: non va fatto e bevuto con l'aggiunta di ghiaccio in un bicchiere ghiacciato...bisogna prepararlo almeno con un giorno di anticipo e tenerlo in una bottiglia nel frigorifero !

giovedì 26 maggio 2011

Liquore alla frutta di mia zia...

La ricetta di questo liquore è una ricetta di famiglia...lo faceva mia zia e prima di lei sua mamma...allora, la zia in questione per me era una sorta di nonna viste le ragnatele parentali della mia famiglia..ma questa è una cosa complicata...Comunque, la ricetta è semplicissima: 
in un grande barattolo di vetro con la bocca larga si alternano a strati 250 g di frutta fresca di stagione, pulita e tagliata a pezzettini, 1 bicchiere da vino di zucchero e 1 bicchiere di alcol da 95°alternando l'alcol con la grappa (intendo, una volta la frutta+zucchero+ alcol e la volta successiva la frutta+lo zucchero + la grappa)...iniziando con le fragole in primavera (spero di non essere in ritardo, ma le fragole ancora ci sono..) e poi proseguendo con la frutta che arriva al mercato...cigliege...amarene...nespole (se trovate quelle buone e profumate, ovviamente)...albicocche...pesche di tutti i tipi...pere estive (quelle piccole possibilmente, sempre perché profumano di più)...lamponi...melone...mele...arance...mandarini...Si lascia riposare per un'altro mese (dopo l'ultima frutta) e si filtra...Ha un colore rosso brillante...profuma meravigliosamente...piace a tutti...! 
Non è un liquore per i maschi duri e rudi ma per le signore "di buona famiglia" come diceva mia zia...quelle che al massimo un bicchierino scarso...il pomeriggio nel giardino...visto che non sono abituate..che tempi..! Io invece, a parte dopo pranzo, lo uso anche per inzuppare i biscotti quando faccio i piccoli tiramisù alla fragola... 

martedì 24 maggio 2011

scuola di cucina a domicilio...

...un'altra cosa che faccio, con moltissimo enusiasmo e piacere...le lezioni di cucina..! Anche questo a domicilio...a casa vostra...a casa di una vostra amica...nella casa al mare o in campagna...! Basta avere una casa con una cucina abbastanza grande, un tavolo di lavoro e almeno 5 persone interessate a frequentare il corso..!
Organizzo sia i corsi base (3-5 incontri di 3 ore ciascuno) che le lezioni monografiche (3 ore).
Il costo di una lezione è 80 Euro.
Qualche esempio:
  • cucina per i principianti (5 lezioni)
  • pasticceria per principianti (4 lezioni)
  • giro del mediterraneo in cucina (2 lezioni)
  • dolci americani e francesi (2 lezioni)
  • a chi non piacciono le polpette? (1 lezione)
  • tutto con la zucca ! (1 lezione)
  • un mondo di crepes (1 lezione)
  • un pranzo in piedi (1 lezione)
  • chocolat..mon amour (1 lezione)
  • terrines..una tradizione francese (1 lezione)
..e tanto altro ovviamente...seguendo le stagioni...le feste di Natale...Pasqua...

per contattarmi...

Per qualsiasi informazione potete contattarmi al mio indirizzo e-mail:
marinabogdanovic@libero.it

Qualche menù...a caso...



TImballini di piselli con salsa di gorgonzola
Crepes con zucchine, robiola e pinoli tostati
Coniglio ripieno di mele e speck con ratatouille
Torta di mele con salsa alla vaniglia

Sformatini di acciughe con capperi, olive e pomodoro
Straccetti verdi con baccalà e olive taggiasche
Polpettone di pesce con carote alle spezie
Torta di cioccolato con salsa all'arancia

Strudel di pasta fillo con verdure al curry
Sartù di riso
Sauté di coniglio con melanzane e budino di zucchine
Torta di pesche con salsa di limoncello

Quiche con pere, roquefort e noci
Sformato di Gattopardo
Polpette con cipolline, zenzero, uva passa e riso Venere
Mini tiramisù alla banana

Rotoli agli spinaci con mousse di prosciutto
Fagottini di pasta fillo con paccheri farciti
Spezzattino di vitello con prugne secche e canederli
Mousse di marroni con salsa di cachi
 

Come lavoro...

A parte viaggiare e cucinare per mia figlia, mio marito e i nostri amici...io sono chef a domicilio..! Cucino per quelli che non hanno tempo per farlo, per queli che...perché no, non ne sono capaci, non gli piace...per quelli che, come me, amano stare in cucina ma quando hanno ospiti a casa preferiscono...giustamente...stare con loro nel salotto a chiacchierare serenamente.. Come lavoro..? E' tutto molto semplice: dopo il primo contatto dove mi avete siegato come deve essere la cena o il pranzo io preferisco fare un salto a casa vostra per rendermi conto dello spazio in cucina, degli attrezzi a disposizione...insomma si tratta di un sopraluogo per decidere quello che si può e quello che non si può fare...Si decide il menù insieme...la spesa la faccio io...la porto a casa vostra e lì preparo tutto..ovviamente, certe cose bisogna preparare in anticipo...Dopo aver preparato tutto, la cucina viene pulita e io me ne vado a casa...

Il prezzo dipende dal menù e parte da 25 Euro a persona.

martedì 19 aprile 2011

Amsterdam

Due settimane fa sono stata ad Amsterdam...che meraviglia di città..! La prima volta ci sono stata più di 20 anni fa, a novembre...cielo grigio...pioggia...vento...in primavera è un'altra cosa, ovviamente..! Alloggiavamo in un Bed and Breakfast bellissimo...nella zona dei canali..."SUNHEAD of 1617" (www.sunhead.com)  ...ve lo consiglio con il cuore...bello, pulito, arredato con molto gusto, tranquillo, centralissimo...Carlos, il proprietario è simpaticissimo, un chiacchierone... ci ha coccolato con le sue fantastiche prime colazioni...disponibilissimo per prenotare on line i biglietti per i musei...veramente ne è valsa la pena..! 
Tre ristoranti da segnalare:
-Top Thai (Prinsenstraat) - un piccolo ristorante Thai, per niente turistico...bei piatti...bei bicchieri...tutto cucinato molto bene, leggero... In quattro abbiamo pagato meno di 80 euro (Amsterdam non è proprio a buon mercato..)
- Andando a piedi per la Prinsenstraat verso il Jordan si attraversa l'ultimo canale (Prinsengracht) e si gira a sinistra..dopo due traverse si incontra un canale (Egelantiersgracht), si gira a destra e dopo neanche 50 metri si trova un pub di cui non mi ricordo il nome ma davanti c'è un giardino galleggiante...! E' un posto ideale per mangiare una cosa al volo..un panino..un'insalata..una fetta di torta di mele...tranquillo, romantico...tutti immaginiamo un posticino così ad Amsterdam..!
- Brasserie Baton (Herengracht 82, angolo Herenstraat)...anche questo è un posto carino, non turistico, se il tempo è bello sedetevi fuori e godetevi le splendide facciate dei palazzi signorili e il ponte di fronte..leggendo un libro...gustando una fresca insalata)
...e la cosa più importante : andate ad Amsterdam in primavera... in buona compagnia...quando siete di buon umore e... rilassatevi...

domenica 17 aprile 2011

Tiramisu alle mele Tatin

Ieri sera avevo invitato gli amici a cena e volevo fare un dolce al bicchiere (...si..adesso va molto di moda...nonostante tutto, lo trovo carino...e sopratutto decorativo). Partendo dalla ricetta del classico tiramisù...viaggiando con la fantasia ed abinando con attenzione gli ingredienti, ecco il risultato dello "studio" di ieri:

250 g di mascarpone
3 tuorli d'uovo
100ml  di panna da montare
150 g di zucchero
50 g di burro
2 mele Golden
VIn Santo (o Marsala o Passito..)
biscotti al miele
cannella

Montare con le fruste il mascarpone con i tuorli d'uovo e 100 g di zucchero finche il composto non diventi spumoso. Aggiungere la panna montata ben soda. Metetre nel frigorifero.
Tagliare le mele a quadretti e farle saltare con il burro e con lo zucchero rimasto. Profumare di cannella.
Sul fondo del bicchierino ( i miei sono alti 6-7 cm...insomma, si tratta di porta candele Ikea, quelli trasparenti..carinissimi e comodi...ovviamente se avete i bicchierini di Baccarat li potete usare lo stesso..basta seguire la ricetta e il tiramisu non si offende..) adagiare un biscotto inzuppato di liquore, fare uno strato di crema...uno di mele...un biscotto..di nuovo la crema di mascarpone...Lasciare nel frigorifero almeno 3 ore e prima di servire cospargere con uno strato di biscotti tritati.

venerdì 15 aprile 2011

Polpette di tacchino e bieta con yogurt al curry

Le polpette piacciono a tutti... semplicemente fritte oppure stufate (così sembrano più "sofisticate")...basta avere un pò di fantasia..di tempo ce ne vuole veramente poco...e poi, una cosa non indifferente..costano poco..! Erano la prima cosa che facevo a mia figlia Martina quando era piccola, piccola... l'ho allattata per un anno intero e quindi non era neanche tanto piccola, piccola...Si può dire che ero veramente fissata...nell'impasto ci mettevo le zucchine grattuggiate o le carote e poi le cuocevo al vapore...! Erano squisite, ma quando siamo andati in Calabria da mia cognata (Martina aveva un anno e mezzo) e quando la creatura ha scoperto le polpette di carne fritte..ne ha mangiate un milione in un pomeriggio..!! Allora:

400 g di fesa di tacchino tritata (per 24 polpette)
150 g di pane vecchio
2 uova
200 g di bieta
150 g di yogurt magro
150 ml di acqua (oppure brodo vegetale)
30 g di uva sultanina
2 cucchiai di semi di sesamo
1 cucchiaio di curry in polvere (più o meno forte)
2 scalogni
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale

Far ammorbidire il pane nell'acqua. Lessare la bieta e strizzarla molto bene con le mani.Tritare la bieta e impastarla insieme al pane e alla carne. Aggiustare di sale. Scaldare l'olio in un wok di teflon e farvi rosolare le polpette precedentemente passate nella farina. Quando sono dorate aggiungervi gli scalogni, lo yogurt, l'acqua, curry, uva sultanina. salare, mettere il coperchio e cuocere a fuoco medio per 20 minuti aggiungendo altra acqua se dovesse servire. Il sughetto ci deve essere ma deve essere cremoso e non brodoso...Alla fine cospargere con i semi di sesamo leggermente tostati in padella (attenzione ! saltano...!)

giovedì 14 aprile 2011

Madeleines con noci e roquefort

Ho sempre sospettato di essere stata francese in un'altra vita...sarà perché a Belgrado ho frequentato la scuola materna francese...nelle elementari e nelle medie la metà degli insegnanti erano francesi e si parlava soltanto in francese...sarà per il fascino di Parigi...per la bellezza della Francia...sarà perché ci facevano leggere Prévert...sarà per gli Impressionisti...per la bontà della baguette appena sfornata (ho portato mia figlia a Parigi quando aveva 7 anni e non mi scorderò mai la sua espressione di stupore quando l'ha mangiata per la prima volta..se lo riccorda ancora adesso..)...per il profumo delle Madeleines appena fatte, quel profumo leggero e dolce...per le magliette a righe con lo scollo a barchetta e le maniche a 3/4 che porto sempre...Se ci penso, ho anche la "r" moscia...allora la cosa è seria...! Tornando alle Madeleines, vi lascio la ricetta per una delle versioni salate...semplice...l'unica cosa è avere la teglia con gli stampini per le Madeleines (io uso quelle di silicone, ce ne sono di varie dimensioni...oppure esistono quelle di teflon, per non parlare di quelle che si usavano una volta..di ferro)

3 uova
120 g di roquefort
15 g di parmiggiano grattugiato
150 g di farina autolievitante 
60 g di noci tritate grossolanamente
4 cucchiai di burro fuso
sale e pepe

Montare le uova intere con il parmiggiano, aggiungere la farina, il roquefort tagliato a cubetti molto piccoli, le noci, il burro, sale e pepe. 
Lasciare nel frigorifero per 1 ora almento (IMPORTANTE)
Scaldare il forno a 200°(il mio forno è ventilato). 
Riempire gli stampini per le Madeleines di 2/3. Sembrerà un'impresa impossibile perché l'impasto risulterà molto solido, dovete prendere la massa con il cucchiaino e farlo scendere con il dito della mano e poi premere per pareggiare (io lo faccio con il solito dito bagnato di acqua).
Cuocere per 8-9 minuti al massimo (se si tratta di Madeleines piccole) oppure finché non diventano dorate. NON CUOCETELE TROPPO ! (sarà una mia fissazione, ma ci vuole veramente poco per rovinarle). Aspettate qualche minuto per sformarle (con molta cura, ovviamente) e gustatele tiepide.

mercoledì 13 aprile 2011

Involtini di melanzane

Ci sono i giorni quando tutto dovrebbe filare liscio...poco movimento...qualche notizia buona che riguarda il lavoro...progetti...serenità...tempo a disposizione quanto basta per preparare una buona cena provando una nuova ricetta...
Nulla potrebbe rovinare il buon umore...
Nel frigorifero c'è un pò di impasto per le polpette avanzato di ieri (sono fissata che non bisogna buttare il cibo), una melanzana lunga, un pomodoro grande e rosso (anche quello avanzato dai pomodori ripieni dell'altro giorno...non so perché)...Quasi, quasi, faccio gli involtini di melanzane...che ci vuole.? devo soltanto tagliare le melanzane sottilmente in lunghezza, grigliare le fette...spalmare le fette di melanzane con l'impasto delle polpette, arrotolare per chiudere...tagliare il pomodoro a rondelle sempre sottili, ungere la teglia e tapezzare il fondo di fette di pomodoro, adagiarvi gli involtini, cospargerli di pangratato e versare un filino d'olio...infornare e cuocere...semplice, no? Mi sono versata un bicchiere di vino bianco, ho messo il CD di Vinicio Capossela e fischiettando allegramente ho fatto tutto...Che faccio nel frattempo.? Aggiusto la tavola...sistemo la cucina...metto le padelle nella lavastoviglie e mi dico: chissà come stanno i miei involtini..? Che faccio..? Prendo il guanto per il forno, apro il forno, prendo la teglia...una meraviglia semplicemente...si sente il profumo dell'origano...la cottura quasi perfetta..manca pochissimo...sto per rimettere la teglia nel forno quando all'improvviso...che succede..? Aiuto..! le teglia comincia a scivolare...ho soltanto un guanto e non posso aiutarmi con l'altra mano...il polso cede...e....la meraviglia della mia cena con grande determinazione finisce per terra.!!!!!!!!!!!!!
Per fortuna, in quel momento Vinicio Capossela non cantava "Una giornata perfetta"...ho sempre saputo di potermi fidare di lui...
Non ho fatto la foto del disastro, era sonvenientissimo, come dice la Duchessa di "Aristogatti"...ma visto che ho preso gusto di mettere le foto sul blog..ci metterò la foto dei miei libri di cucina..una parte soltanto..
Comunque, la ricetta è semplicissima...il trucco sta nel non buttare tutto per terra (ho pulito per mezz'ora..)...
 

Crocchette di pollo e patate

Che cosa capita agli avanzi di un glorioso pollo al forno..? Rigorosamente sistemato in una ciotola..coperto con la pellicola trasparente e...lasciato nel frigorifero...con l'intenzione di diventare una cena leggera accompagnato da un'insalata verde oppure diventare lui stesso la base per un'insalata...Adesso, il petto di pollo tirato all'ultimo momento dal frigorifero è gustoso quanto i lacci delle scarpe da ginnastica...scaldato nel microonde si secca ancora di più...tagliato invece a pezzetti si mescola nella gran parte dei casi con tutto quello che c'è nel frigorifero e nella dispensa: emmental a cubotti, wurstel, uovo sodo, fagioli in scatola, mais, pomodori cigliegina e visto che ci siamo...maionese..una bomba.! 
Con gli avanzi di un petto di pollo si possono fare le deliziose crocchette e friggendole bene non diventono neanche pesanti..! Ecco..

1/2  petto di pollo già cotto
1 patata lessa (circa 200 g)
1 fetta di pane vecchio (anche tipo pan carré)
prezzemolo
sale, pepe
1 uovo (ne rimarà)
pangrattato


Trittare il pollo e mescolarlo con la patata schiacciata. Aggiungere la fetta di pane precedentemente ammorbidita con l'acqua e strizzata con le mani. Impastare bene, condire e aggiungere il prezzemolo tritato.
Formare le crocchette grandi quanto un'oliva ascolana e passarle prima nell'uovo e dopo nel pangrattato.
Ne vengono circa 15. Si friggono nell'abbondante olio (io uso un wok piccolo così con meno olio ottengo l'olio alto necessario per una frittura asciutta)

martedì 12 aprile 2011

Brownie

Non esagero quando dico di aver provato almeno 1000 varie ricette per questi deliziosi dolcetti...erano sempre un pò secchi...se non secchi sapevano di buon biscotto al cioccolato, ma sempre un biscotto...Io invece me li ricordo nelle vetrine delle pasticcerie di Saint Ives...un paesino meraviglioso sull'estrema punta della Cornovaglia...erano semplici quadrotti che si scioglievano in bocca ed avevano sempre questa consistenza di mou, una qualche cosa di appiccicoso...semplicemente fantastici..! Al  ritorno verso Londra in una libreria a Cambridge ho trovato un libro di ricette molto bello...le ricette di una famosa pasticceria statunitense con sede anche a Londra...l'ho sfogliato e ovviamente c'era la ricetta per brownies...Come facevo a non comprarlo.? Ecco la ricetta, con una modifica studiata insieme a mia figlia Martina: la metà dello zucchero l'abbiamo sostituito con lo sciroppo di zucchero per il famoso effetto mou...mentre con la cottura ci siamo fermate a 25 minuti...funziona.!

200 g di cioccolato fondente
175 g di burro
150 g di zucchero
150 g di sciroppo di zucchero ( si compra nei negozi tipo Castroni a Roma, oppure Innocenti, sempre a Roma, piazza S. Cosimato)
130 g di farina
3 uova 
 
Scaldare il forno a 170°
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro e quando si è sciolto, aggiungervi lo sciroppo di zucchero, mescolando. Lasciar raffreddare. 
Montare con le fruste le uova con lo zucchero e quando sono spumose aggiungere il composto di cioccolato e burro, continuare a mescolare e alla fine incorporare la farina. 
Foderare una teglia rettangolare (20 x 25) con la carta da forno precedentemente bagnata e strizzata con le mani. Versare il composto e livelare bene con la spatola.
Cuocere per 25 minuti (anche un paio di minuti in meno) nel forno ventilato.
Lasciare raffreddare e tagliare a cubotti.